Progetto: valvole e dintorni HI-FI
– l’alta fedeltà tra le mura domestiche –
Libro: per audiofili e appassionati dell’alta fedeltà valvolare
Autore del progetto: A. E. Rinaldo
Edizioni: Libri Sandit
Capitoli Principali: (228 pagine)
I Sicurezza
II Prefazione
1 Introduzione
2 L’acustica
3 L’atutocostruzione
4 La preamplificazione –concetti-
5 L’equalizzazione (11 schemi)
6 Pre-linea e controllo toni (5 schemi)
7 Lo stadio finale
8 Lo stadio finale single ended (5 schemi)
9 L’inversione di fase
10 Lo stadio finale push-pull (7 schemi)
11 Altoparlanti, casse, ambiente
12 Attrezzi e strumenti
13 Tip & bits
14 Verifiche e misure
III Alimentatori a valvola (4 schemi)
IV Pre per microfoni
V Strumenti a valvola
RIVOLTO
ad autocostruttori e audiofili.
“Prove eseguite con diversi sistemi di altoparlanti sostanziano di fatto le prove strumentali. Nessuna distorsione viene percepita anche quando l’amplificatore riproduce i bassi d’organo alle frequenze vicine ai 20Hz. I transienti sono riprodotti con estrema fedeltà … L’amplificatore può essere definito virtualmente perfetto per la riproduzione dei suoni; l’ideale per applicazioni ove l’assenza di distorsione e un basso livello di rumore sono di primaria importanza”. Così, la prestigiosa rivista inglese Wireless World descriveva nel 1947 l’amplificatore di D.T. Williamson dando inizio di fatto all’era della vera Alta Fedeltà nella riproduzione sonora. In questo libro “Valvole e dintorni HI-FI” con oltre 130 figure, dettagliate descrizioni, oltre 35 schemi di circuiti preamplificatori, amplificatori HI-FI, alimentatori valvolari, ecc. vengono descritte le tecniche e gli accorgimenti da attuare per la realizzazione di impianti di riproduzione sonora di qualità, per uso domestico.
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Introduzione
Nella Fig. 1 è riportata la curva teorica che accompagna la vita di un prodotto generico. Essa mostra, nel primo tratto, una difettosità elevata, seppur decrescente dovuta al fenomeno della mortalità infantile (sino a qualche tempo fa questo costituiva il periodo di garanzia).
L’industria di componenti ha profuso enormi sforzi per ridurre questa difettosità applicando tecniche di produzione capaci di abbattere drasticamente questo fenomeno. Il secondo tratto di vita utile è legato allo scopo, all’uso, alle scelte di costo del prodotto.
Un missile può avere una durata di vita utile di qualche decina di minuti, una media vettura 10 anni (a 20.000 Km/anno), un aereo 20 anni, e un amplificatore?
E’ altresì chiaro che la vita utile teorica può essere estesa o accorciata. Estesa, mediante interventi di manutenzione cadenzati (tagliandi, revisioni…), accorciata, qualora si abusi nell’uso del prodotto.
I componenti elettronici moderni, tuttavia, sono estremamente affidabili tanto è vero che la difettosità viene espressa in parti per milione o, il suo inverso, probabilità di guasto dopo un milione di ore di funzionamento.
In un amplificatore o pre-amplificatore, il componente meno affidabile è la valvola. Essa ha infatti un IFR di circa 0,001 – 0,0001 o il suo inverso che rappresenta il tempo tra un guasto ed il successivo (MTBF Mean Time Between Failures) cioè 1000 – 10000 ore (quest’ultimo valore si riferisce alle valvole SQ -Special Quality-).
Questo è vero tutte le volte che la valvola opera elettricamente e meccanicamente all’interno delle proprie specifiche applicative e si riduce notevolmente se viene fatta lavorare in condizioni di stress (temperature, tensioni, correnti, vibrazioni applicazioni oltre i limiti di specifica).
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Equalizzatore RIAA passiva con µ follower -06-
Nella Fig. 37 è illustrato un amplificatore MM con equalizzazione RIAA molto simile a quello già esaminato in Fig. 33. In esso compare, nel primo stadio, la configurazione a doppio triodo in parallelo, adottata per ottenere la riduzione del rumore termico della vavola; all’uscita dello stesso troviamo la rete passiva di ricostruzione della curva RIAA che alimenta uno stadio con doppio triodo in una configurazione apparentemente simile allo SRPP ma di prestazioni e funzionamento completamente diverse, il µ follower. Da quest’ultimo stadio viene prelevato, tramite un condensatore da 2,2 µf, ed potenziometro del volume, il segnale in uscita. Le piccole differenze nei valori dei componenti RIAA tra i due schemi, sono legate alle diverse impedenze in gioco incluso il circuito µ follower. Tuttavia nelle realizzazioni pratiche e per coloro che esigono una perfetta aderenza con lo standard RIAA, questi valori possono subire piccole modificazioni in funzione delle capacita parassite che le diverse esecuzioni del montaggio possono esibire.
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Il µ follower
Il µ follower è un circuito ad alto guadagno basato sul principio della sorgente di corrente costante (V2) che attribuisce al circuito di placca di V1 un alto valore della resistenza di carico; esso è riportato nella Fig. 38.
Si faccia anche riferimento alla Fig. 36 per la comprensione di questo concetto.
Questo accorgimento consente di ottenere un valore di amplificazione prossimo a µ che rappresenta la massima amplificazione ottenibile da una valvola; da qui il termine µ follower (inseguitore del µ).
La funzione di sorgente di corrente costante è svolta dalla valvola V2 in un applicazione classica di inseguitore catodico (cathode follower).
La valvola V1 è un comune stadio di amplificazione a triodo che dispone, come carico di placca, della resistenza Rc in serie con il circuito attivo costituito dalla valvola V2 configurata come un normale inseguitore catodico con guadagno unitario.