Valvole e dintorni – 2
Progetto: valvole e dintorni HI-FI
Libro: per gli appassionati di valvole termoioniche
Autore del progetto: A. E. Rinaldo
Edizioni: Libri Sandit
Capitoli principali
- Prefazione
- Cenni storici
- Introduzione
- Principio di funzionamento
– Nozioni generali
– L’amplificazione
– Circuiti oscillatori
– Circuiti per la misurazione di …
– L’alimentazione anodica
– Le onde elettromagnetiche - Applicazioni
– Trasmettitori e ricevitori
– La televisione – principio
– Strumenti musicali
– Il provavalvole
– Radartecnica – generalita
– La valvola nella cinematografia
- Il declino della valvola termoionica
- Postfazione
- Appendici (3)
Oltre 150 figure e schemi.
Una lettura che non dovrebbe mancare a chiunque si affacci al mondo dell’elettronica moderna ove l’altissimo livello di integrazione ha nascosto al suo interno i segreti di “come funzionano le cose”..
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L’Amplificatore a pentodo
Lo schema completo di uno stadio di amplificazione di segnali mediante pentodo e’ illustrato nella fig. 23a. Si tratta del pentodo ad alto guadagno EF86, impiegato come amplificatore di segnali deboli, quali quelli provenienti da un microfono (10 mV).
Rispetto al circuito del triodo rileviamo alcune peculiarità. Innanzitutto la polarizzazione della griglia schermo tramite una resistenza di 1.5 MOhm che riduce il valore della tensione applicata allo stesso, a circa 70-80 Volt. A sua volta lo schermo e’ disaccoppiato verso massa dal condensatore di 0.2microF. La funzione di detto condensatore e’ quella di mantenere lo schermo ad un potenziale fisso quando in esso circola una corrente nella quale e’ presente una componente variabile causata dal segnale di griglia.
E’ lo stesso fenomeno che avviene sulla placca ma in misura molto minore in quanto le correnti in gioco sono un centinaio di microA verso 3-4 mA della placca.
Una seconda novita’ e’ rappresentata dalla presenza, in parallelo alla resistenza di polarizzazione catodica di 3.9Kohm, di un condensatore con elevata capacita’. (decine di microF)
Per spiegarne la sua funzione dobbiamo analizzare il circuito di fig. 24, e il comportamento della resistenza di catodo nei confronti del segnale di griglia.
Strumenti musicali
L’analisi circuitale di questi strumenti richiede la conoscenza elementare delle note musicali, del raggruppamento in ottave delle stesse e, nel caso dell’organo elettronico, della struttura della tastiera.
Le note musicali
La scala musicale e’ costituita da 12 note; 7 toni (tasti bianchi) e 5 semitoni (tasti neri). Ogni singola nota e’ caratterizzata da uno specifico valore di frequenza. Le dodici note consecutive (Do, Do# Re, Re#, Mi,…..Si) costituiscono una ottava.
In ogni ottava, le frequenze in essa contenute sono il doppio o la meta’ dell’ottava adiacente a seconda se si sale o si scende nella scala musicale. Da queste semplici considerazioni si intuisce come sia possibile produrre, tramite degli oscillatori, i dodici toni dell’ottava piu’ alta e, tramite dei divisori di frequenza, ricavare le ottave successive, a frequenza piu’ bassa (fig. 115).
Gli oscillatori di nota
La fig. 117 riporta lo schema dell’oscillatore “astabile” accordato sulla frequenza di 1760 Hz mentre nella fig. 118 ritroviamo il bistabile Eccles-Jordan capace di dividere per due il segnale in entrata proveniente dall’oscillatore di base. (Vale la pena ricordare a questo punto che il “LA” dell’ottava centrale, a 440 Hz, rappresenta la nota universalmente adottata come riferimento per l’accordatura degli strumenti musicali – LA sinfonico – ). Replicando poi per ognuna delle dodici note (sette toni e cinque semitoni) la stessa circuitazione, si ricavera’ la generazione completa dei toni, a copertura di tutte le ottave dello strumento. Questa disposizione e’ illustrata nella matrice, che segue, ove, per ragioni di spazio, sono riportate solo tre ottave (fig. 119).
Ecco dove la semplicità concettuale diventa una complessità esecutiva dato l’elevato numero di circuiti necessari per la costruzione dell’organo.
I segnali cosi’ ottenuti, attraverso la selezione fatta dalla tastiera, vengono avviati verso i circuiti di filtro per ulteriori elaborazioni atte ad imitare la riproduzione di suoni di strumenti a corda o a fiato.
Salve, ho acquistato il libro “Valvole e dintorni – HI-FI”. In tutti gli schemi riportati, i valori delle capacità dei condensatori non polarizzati sono indicati mediante numeri seguiti dalla lettera k minuscola. Quale sottomultiplo del farad indica? In attesa, la saluto.
10K significa 10.000 picoFarad (k= 1000)
100k significa 100.000 pF
22k significa 22.000 pF
1k significa 1000 picoFarad
Spero di aver chiarito
Cordialmente
A.E. Rinaldo
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